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Monte Amiata (Lub)

Appuntamento ore 8:30 al centro Euclide, per sfruttare le ore fresche della giornata...

La sera prima incontro Cane Pazzo che mi fa:"Dove vai? gli altri sono dall'altra parte"
ed io: "Vado a casa che Carlotta è stanca..."

Tutto ciò succedeva a mezzanotte, ad Ostia, in mezzo a millemila tonnellate di ferraccio cromato, "gli altri" faranno le 5 di mattina e Cane Pazzo soccomberà alla doRmenica, mentre Sisio, forte dei superpoteri da Presidente arriverà più o meno puntuale, salvo poi soccombere alla zuppa Scottiglia ma questa è un'altra storia...

Alle 9 circa, pronti a partire troviamo schierati, dietro al sottoscritto per l'occasione referente, Sisio occhio spento, Manuel Rondy con i suoi 2 yamaha XT da 90 cv, Cristiano748 con il suo 748, Giuliano Palma preparatissimo socio di Cristiano con un cbr900 d'epoca che sembra nuovo di concessionario, il loquacissimo Dario86, I tre moschettieri della medicina moderna GervasioBellicapelli e "il ventola", a chiudere il gruppo, solidissimi, Peppe pochi cavalli ed il suo amico Claudio col vstrom, quest'ultimo poverino a pranzo avrà la sfortuna di sedersi vicino a Manuel... dicono che ancora vaghi senza meta, alla ricerca dell'udito perduto.

Veniamo alla gita.
Tranquilli tranquilli ci avviamo verso la classica cimina che non è mai male per allontanarsi da Roma, strada Martana, piena di velox cciloro, Pitigliano e Manciano dove faremo la prima sosta.
Facciamo benzina, Io e Manuel il pieno, gli altri mettono 5 o 10 euro, Peppe non mette benzina, prendiamo un caffè e si parte verso le curve che da lì a poco andremo finalmente ad affrontare.

Le affrontiamo tutte a viso aperto come impavidi guerrieri, e vinciamo quasi su tutte, tranne una.
La curva infame, sapendo di non poter vincere ad armi pari, nasconde all'ombra di un albero un monticello di sabbia grigia color asfalto, perfettamente mimetizzata ed in traiettoria... a nulla sono valse le doti da pilotone del nostro amico Cristiano che si lancia in un doppio carpiato e rialzandosi sbeffeggia la curva al suon di "non mi sono fatto niente, pappappero"

Nessun danno per lui e pochi per la moto per fortuna, e Giuliano, supportato dalla trousse di attrezzi del Sisio in men che non si dica la rende marciante e nemmeno tanto più brutta di prima.

Continuiamo in direzione ristorante e dopo pochi chilometri constatiamo con piacere che Cristiano si è ripreso bene e da lì a poco tornerà pure a dargli il gassone.

Il ristorante è molto Carino, ci mette in una stanzetta un po' in disparte, probabilmente per non contaminare gli altri ospiti, ma con 52pollici di televisore già in modalità motoGP.

Ci servono bene, la cameriera è simpatica e fa anche finta che gli stiamo simpatici noi, alla fine lascia il vassoio in mezzo e dice "facciamo finta che me lo sono dimenticato..."
acqua vino a volontà e per non farci mancare nulla ci prendiamo anche un dolce, motoGP finito decidiamo di andarci un po' a rotolare su un prato e saliamo in cima al monte Amiata.

La strada è una delle mie preferite, scivolosa e sgranellata al punto giusto e complice il buon pranzo gli do un po' di gassone... fino al primo incrocio dove mi devo fermare perché mi ricordo che sono referente e non sta mica bene saltare l'incrocio :D

Arriva il primo gruppetto, Giuliano mi sta dicendo che sta facendo le riprese agli altri ma purtroppo io non ci sono, quando sento sgassare dietro di me e vedo Sisio con la moto di Peppe ed il sorriso a 32 denti sotto il casco, io rido e lui sentenzia: "peccato solo che non cammina"

dopo esserci crogiolati ben benino al sole si decide per la strada del ritorno, alla fine si decide per la val d'orcia e poi la cassia.
Benzina a Castel del Piano, io e Manuel secondo pieno, gli altri 15 euro, Peppe mette per la prima volta 10 euro :shock:  :shock: 
Partiamo tutti tranquilli, con ormai la giornata alle spalle e quella voglia di guardare i prati e annusare il profumo dei fiori di campo quando succede una cosa che rompe l'equilibrio dell'aulico ritorno, un gruppo non ben definito di centauri si fionda a velocità smodata all'interno del gruppo sonnecchiante...

Broooom bi bim pa pam il tempo di destarsi dal torpore del rientro ed è subito reazione, c'è modo e modo di fare le cose e come dice la nostra giovane promessa: "Ci puoi pure provare, ma se pretendi di tornare a casa col sorriso..."

Purtroppo nel concitamento della battaglia il gruppo si separa un po' e ci si rincontra a Gallina, al solito baretto sul 43° parallelo, ognuno con una storia da raccontare, ognuno un po' più contento di prima ed ognuno con pochissima voglia di tornare.

Salutiamo qui il nostro Cristiano che ritiene sia più coscienzioso tornare dritto dritto a casa e noi ci facciamo un'altra piccola sosta, la compagnia è delle migliori e di racconti delle ultime curve iniziano a farsi più interessanti.

Da Gallina andiamo per la cassia verso San lorenzo nuovo, patria dei velox, bolsena montefiascone e viterbo, dove ci fermiamo per l'ultima benzina e l'ultimo saluto, sono le 20:00

Il presidente si prende cura di giovane promessa pulendogli la visiera del casco ed interrogandolo... allora? cosa abbiamo imparato oggi? sarà l'orgoglio del motoclub...

Che dire, rientro per me alle 21:30, i ragazzi nuovi sono simpaticissimi e soprattutto Dario86 non smette mai di parlare, il passo è stato allegro e per fortuna la scivolatina di Cristiano è stata per quanto possibile senza conseguenze, io mi sono divertito molto e voi?


"Sono tutti così", disse lei, senza meravigliarsi. "Pazzi dalla nascita." Gabriel García Márquez 
T'attaquais toi? -- QUATER FAN 
Insegnamenti di vita: Tutta la pista è buona pe' fa' il tempo (S.A.) | Non importa quando e quanto freni, conta quando li lasci (S.A.) | Il segreto è non guarda' di sotto (L.C.)