Castelluccio (Lub)
Uto Ughi, però due curvette ce le siamo fatte, abbiamo pranzato in un posto che all'inizio sembrava un po' ostico invece il proprietario si è dimostrato simpaticissimo e ci ha fatto bissare i primi, tanto ha detto "l'acqua è ancora calda che me ce vole..." :)
La mattinata era partita molto tranquilla complice un mix di strade rovinate, brecciolino, frane ed un Lub timido in sella alla moto presidenziale che abituata alla leggendaria delicatezza del capo cinghiale non voleva proprio sentirne di essere domata :):)
Dopo fatta benzina dalla solita signora Morro, Leonessa, le curve a vista e qualche raggio di sole in più ci hanno permesso di fare qualche bella curvetta e di arrivare affamati alle pendici di Castelluccio dove ci è giunta la cattiva notizia che non saremmo potuti salire ancora per un'ora...
Ripieghiamo agevolmente per Forca Canepine con la promessa di salire a Castelluccio dopo pranzo, c'era il mugello che aspettava, non potevamo perder tempo un panino al volo
e via si riparte ...alle 16:00...
Saliamo finalmente a Castelluccio dove troviamo un caos di persone, macchine e tutto il necessario per farci scaldare bene benino sotto il sole, noi e le moto... Visso, Val nerina, scorciatoia e Spoleto dove ci fermiamo a mettere benza e a rifocillarci un po' dal caldo afoso.
Si avvicinano dei tipi loschi, vestiti strani che parlavano ancora più strano e noi da buoni romani: "no no grazie facciamo da soli" e loro: "ma ci siamo noi" e noi:"no facciamo da soli" e loro:"no ci siamo noi"... insomma dopo un po' di trattative capiamo che erano benzinai spoletini ed il distributore era aperto e non self service...
Il sole è basso all'orizzonte e ci incamminiamo verso la flaminia con l'intenzione di fermarci a Magliano Sabina per i saluti di rito e prendere l'autostrada per evitare gli ultimi paesetti...
La sosta diventerà una specie di pit stop in cui controllare pressioni di gomme, consumi, confrontare le varie marche e mescole, e alla fine, c'è scappato anche il saluto...
Unico indomabile Banderas che con poco motore e tanta artiglieria decide di affrontare la flamigna e riportare a roma la bandiera del mistostretto
Alle 20:30 ero a casa con circa un 420km sulle spalle (circa perché sulla moto de Sisio non ho osato cercare il contachilometri parziale)
Un saluto ed un grazie a tutti i membri della bella compagnia!
Alla prossima!