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1 Bielle e Pappardelle (Fast Eddy)

La giornata inizia con la sveglia alle 6, fino alle 6:15 cerco di svegliare mia sorella (passeggera della giornata).
Alle 7 accendo il motore alla mia Ducati ST3 e mi incammino verso il luogo dell’appuntamento, ossia il primo distributore dell’A1.
Arrivo lì che sono le 8:10, l’appuntamento è per le 8:30. Alle 8:45 siamo circa 50 moto nel piazzale e arriva la Polstrada…gli spieghiamo la situazione e loro decidono di organizzare una scorta fino all’uscita Soratte. 
Alle 9:30 arriviamo a Collevecchio (Rieti), punto di ritrovo per il raduno. Il piazzale è pieno di moto…veramente tante!
Scendiamo e mi avvicino agli stand, il primo è quello F.M.I. per la consulenza sulle moto d’epoca, mi fermo e chiacchiero un po’ col tipo per i documenti necessari per la registrazione del mio Super Sport del ‘91.
Allo stand dopo mi offrono caffè e tozzetti. Dopo tocca all’iscrizione (8eurini) che comprende un piccolo gadget, il motogiro e la visita all’agriturismo e al frantoio, il pranzo è opzionale e viene 15 euro, faccio anche quello.
Dopo c’è uno stand con due simpatiche ragazze che offrono a tutti del Vin Brulé caldo…la giornata è fredda e io accetto volentieri. Di seguito c’è lo stand de Moto Vintage (un negozio d’abbigliamento), chiacchiero un po’ col proprietario e scopro che abbiamo un caro amico in comune.
Gironzolo per il piazzale e partecipo al trofeo di “lancio della biella”. La biella in questione viene da un motore industriale (non so se camion o trattore) e pesa più o meno 5 kg, io con la forza erculea da bambino di 6 anni che ho faccio un tiro più che soddisfacente: riesco a non acciaccarmi i piedi!
E’ arrivato il momento di partire, per gestirci meglio visto che ci sono 170 moto iscritte ci dividono in due gruppi; sono nel secondo.
Partiamo e dopo circa 10 km arriviamo all’agriturismo Nociquercieto, dove ci offrono dei dolcetti artigianali, un piatto di fagioli con le cotiche e del buon vino rosso. Dopo il vino ne approfitto per una pausa pipì…
Eccomi pronto, si riparte!
Stavolta il giro è più lungo, circa 30 km. Attraversiamo dei paesini con la gente che si affaccia alle finestre e un bambino che ci guarda a bocca aperta e l’aria meravigliata…sono esperienze così che creano i motociclisti di domani!
Arriviamo a destinazione, il frantoio Casali, dove ci fanno mangiare delle ottime bruschette con il loro olio e un altro bicchiere di vino rosso…
Partiamo per l’ultima tappa, anche questa di 10 km, per tornare al punto di partenza dove c’è il ristorante che ci ospiterà per il pranzo. 
Durante il tragitto mi accorgo che sta finendo la benzina e mi fermo. Il gruppo mi passa e se ne va. Riparto e corro al massimo delle mie possibilità per riprenderli, ovviamente la moto potrebbe andare di più ma visto che la guido io…c’è un lungo rettilineo in mezzo ai campi, la visibilità è ottima e apro il gas. La moto raggiunge i 225 km/h, rallento e quando sono a circa 180 passo un dosso: sento la moto che si alza da terra! Sarà stato solo per un secondo ma a me è sembrata una vita! Ritocco terra e tutto prosegue come se non fosse successo nulla, tranne per il fatto che penso che debba cambiarmi…comunque raggiungo gli altri e arriviamo al ristorante.
Mi siedo e gusto un antipasto a base di salumi e altri prodotti tipici della zona, ora il vino è bianco. Dopo ci portano le mitiche pappardelle al ragù, ne mangio due piatti e il vino diventa rosso, intanto sento qualcuno che strilla “NON GUIDATE CHE DOVETE BERE!!!”…dopo per digerire c’è il secondo con carne e patate fritte; non serve aggiungere che in tutto questo il vino non manca (ancora!!??). Per finire un caffè.
Ora è il momento delle premiazioni e dell’estrazione della riffa. Ho preso due biglietti e torno a casa con due belle bottiglie di vino rosso (tanto per cambiare) se non erro un 10° e un 6° estratto.
Dopo aver comunicato che ho gradito il pasto (cioè dopo il ruttino) mi avvio verso Roma; la mia religione però mi vieta di fare l’autostrada in moto quindi faccio un po’ di strade interne fino a Magliano Sabina e da li prendo la via Flaminia.
Mentre attraverso Roma sbaglio strada 3 volte, questo mi fa capire che il vino della sabina è buono…
Finalmente arrivo all’eur, imbocco la pontina e dopo 40 km sono a Tor San Lorenzo, nella mia casetta.
Un grazie alla mia sorellina che sa fare la passeggera, uno alla mia Ducati ST3 e grazie unito ad un applauso all’organizzazione.

I MIEI NUMERI DEL RADUNO:
- 288.5 i km percorsi
- 70 Km/h la velocità media
- 225 Km/h la velocità massima
- 17,4 Km/l il consumo medio
- 16,4 i litri la benzina consumata