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Report: Campo Imperatore (Marcoff)

di Marco Francardi

A scanso di censure e quadretti edulcorati, oggi parlo io. : Yahooo : : Yahooo : 

Premessa: il mercoledi’ precedente al pub. Sessione preparatoria all’evento: 

Sisio: 
"No: la musica alta no, che lo spirito della cinghialata dev'esse de isolamento, riflessione, contatto con la natura in un ambiente puro, coll'erbetta, il fresco e i ruscelli d'acqua sorgiva...... E poi viene la forestale e ce fa la multa".

noantri: “vabbene Presidente. Hai ragione tu… facciamo i bravi e la sera, intorno ad una chitarra, meditiamo sul senso della vita.”
Effettivamente, anche io, memore dei miei viaggi in spazi incontaminati e del binomio “moto e libertà”, ho creduto che questi valori avessero ancora il loro posto nell’ormai inaridito animo dell’urbanizzato…

A SISIO, MAVAFFF…..!!!

Andiamo per ordine nel confutare le tesi del Presidente...

“L’ISOLAMENTO”: 
Arriviamo nel primo pomeriggio, quindi nemmeno troppo tardi, e già stiamo lottando per accaparrarci un pezzetto di terra tra motoraduni ufficiali, motoraduni improvvisati, camperisti, tendaroli dell’ultimora e un gruppo di motociclisti dall’efficienza teutonica che recinta pure l’area nella quale pianta le tende.

“CONTATTO CON LA NATURA IN UN AMBIENTE PURO, il fresco e i ruscelli”:
C’e’ un ventone freddo che alza una sabbietta fine fine che pure Lawrence d’Arabia avrebbe annotato sul suo taccuino di viaggio: “ROMPE PROPRIO LI COJONI!!!”
Tutti speriamo e preghiamo che cali con il buio. 
Montiamo le tende. Paletti dei quali non si intuisce la funzione se non il dubbio che abbiano servito a scopi meno istituzionali e piu’ sado-maso. Picchetti che non si piantano e si piegano come pugnali malesi, sacche che volano in cielo e la polvere che prende possesso delle tende prim’ancora che si riesca a srotolarci dentro i sacchi pelo…

LA RIFLESSIONE SUL SENSO DELLA VITA:
Nel frattempo si insinua il dubbio che, data la mole della folla che accalca il posto, lo spaccio locale non serbi viveri a sufficienza. Dunque un coraggioso drappello si stacca per approvvigionare la compagnia. Entriamo nello spaccio e… IL NUMERETTO!!! Manco alla PAM de Torpignattara c’e’ piu’ gente.
Accoltelliamo un po’ di astanti, strappiamo di mano il numeretto ad una vecchietta rimasta isolata dal resto del suo branco e … finita la carne di manzo! 
Ookey… va bene il maiale… e 350 arrosticini! Formaggi vari ed un duecento cambiali da firmare… manco fosse carne argentina. Non appena paghiamo, il commesso tira fuori il suo aifon e prenota un viaggio alle Bahamas… quello si che ha capito il senso della vita!!!!
Bene… arriva il buio. Il vento non cala.
In compenso, i venticinque germanici piazzano un gruppo elettrogeno da 3000Kw e 800db e accendono una illuminazione che sulla stazione aerospaziale internazionale se so’ messi gli occhiali da sole…
Organizzano una tensostruttura da sagra di paese per tremila persone e cenano tutti intorno ad una tavola rotonda… manco fossero Re Artu’ e tutti i suoi cavalieri….
Allora… andiamo a cuocere la carne e … ci troviamo davanti ad una serie di decine di braceri da arrosticino con un inserviente armato di fiamma ossidrica per accendere le quattro tonnellate di carbonella….
Una organizzazione cosi’ non l’avevo mai vista manco alle feste del PD…. Alla faccia della solitudine.

…”E POIVIENE LA FORESTALE E CE FA LA MULTA”:
consumiamo il nostro pasto frugale tra salami freddi, arrosticini fumanti , bambini panati con la polvere, cani che cambiano colore e… ALCOOL non meglio identificato. La pericolosità di quest’ultimo si comincia ad intuire nel momento in cui il RONDELLA comincia ad emettere una serie di segnali che sembrano un misto tra Radio Londra della seconda guerra mondiale ed un cinghiale morente: 
“La Drucatti e’ beehhhella”… “quahhnte stelle nel cislo”… e altre cose incomprensibili…
Gli altri gruppi non stanno meglio… infatti passano venti minuti e cominciano a urlare vari motori ai quali solo i limitatori impediscono di esplodere… qualche folle ha deciso di fare della musica rap con un concerto di motori. VAVAVAAAMMM…. VAVAVAAAAAM.
E che ce lo lasciamo dire due volte?!?!? Non sia mai!
Subito parte SHT seguito dalla Concordia…. Danilo, Stefano e via via tutti gli altri…..
Dico…. Ma se po’ fa’ er burnout sulla sabbia e sassi??
Infatti SHT affonda la Concorsia a sassate, Danilo fa una buca che a momenti se lo inghiotte e dopo qualche minuuto sembra di stare a Milano d’inverno: solo che e’ polvere, non nebbia!!!!
Il rumore sale… le voci pure.. quellii del Rap hanno spento le moto ma continuano con le corde vocali innaffiate dai superalcolici: VAVAVAVAAAAM…. VAVAVAVAAAAMMMM…. Bho…
E il Sisio filosofo e medidatore che fa? ACCENDE LA NOTTE!!!!
C’e’ il sub woofer dell’audi che ogni tanto esce dal cofano e va a spasso, RADIO ketchup (?!?) che trasmette una musica dance che già di per se fa schifo, e se ci aggiungi la distorsione introdotta dalle casse che vorrebbero competere con il generatore dei teutonici, diventa un rumore indistinto che solo l’alcool circolante nei cervelli puo’ giustificare come musica…. E tutti ballano… dopo un po’ arrivano quelli del RUTTA Club (un nome, un programma….) e giu’ a bere e ballare… 
Oddio, ballare e’ una parola grossa: piuttosto una serie di movimenti inconsulti che assomigliano a un culmine di tarantati nel mezzo di un plenilunio…. Nemmeno l’esorcista saprebbe cosa fare….
Insomma una sottospecie di rave party in alta quota… altro che la forestale… manco co’ l’elicottero se sarebbero avvicinati…
Okkey. Scenda la calma… sul tappeto rimane una serie di bottiglie di varia natura… la succo di pera alla sambuca, dall’amaro al lambrusco frizzante…. 
Ah, a proposito.. per la sambuca, chiedere a Sisio… il medidatore al tappeto !!!!
P.S.: il vento e’ calato leggermente…. e Poldo totalmente…

l'ISOLAMENTO 2:
Il mattino seguente, dopo qualche ora di mezzo sonno tra svomitazzate, cinghiali che russano e sassi nella schiena, ci si alza a… OSTIA!!!
Ci sono già i venditori ambulanti che si scazzottano per la piazzola migliore, madri di famiglia che mettono a friggere i figli e allattano le melanzane,e panzoni indicibili che piantano ombrelloni vicino ad i tavoli…
Sembra il film “Brutti sporchi e cattivi” di Nino Manfredi….. ma tant’e’.

Ci organizziamo, facciamo colazione alla bell’e meglio (dato che mi sono dimenticato di portare la moka da dodici) smontiamo le tende ed e’ gia tempo che ci attrezziamo per il pranzo…
Il resto della mattinata e’ da girone dantesco. Tra file alla fontanella, piatti che volano, cessi inagibili e nonne che fregano l’ombra, organizziamo i nostri tavoli e prepariamo il pranzo. 
A proposito di tavoli… ho visto cose che voi umani non potete immaginare: teglie di cannelloni fumanti, kili di bruschette affogate, barattoloni di sottolio gocciolanti… Scene da anni ’70 sui litorali campani…

Fortunatamente arrivano tutti gli altri del gruppo. Ed e’ sempre un gran piacere quando vari elementi del gruppo si riuniscono al branco… mangiamo e finalmente partiamo… a fare due curve: il VERO contatto con la natura… del MOTOCICLISTA!